ALBERO, LUCI E SPETTACOLI: LA CITTÁ DI MERCATO S.SEVERINO ENTRA NEL MOOD NATALE 2025

 La città di Mercato S.Severino entra ufficialmente nel mood Natale 2025 e lo ha fatto con l’accensione di uno dei suoi simboli della tradizione, l’albero, illuminato in maniera corale sabato pomeriggio dal primo cittadino Antonio Somma, l’Amministrazione comunale, le scolaresche del I e II Comprensivo, le Associazioni territoriali e tantissimi cittadini.

Un Natale che si snoda in decine e decine tra eventi ed appuntamenti -quello stilato dall’Amministrazione comunale in collaborazioni con le Associazioni del territorio, le scuole, gli oratori parrocchiali, il Forum dei Giovani- e che si estende dal centro cittadino sino a tutte le frazioni della città.

Il programma tocca il tema della solidarietà con le raccolte del banco alimentare, il giocattolo sospeso, la calza sospesa e le tombolate di beneficenza; apre alle serate di danza e musica con le Associazioni, accoglie le iniziative delle parrocchie; allieta con il concerto di Natale e quello d’Epifania; addobba con i mercatini dell’arte ed i laboratori creativi; passeggia con il Babbo Natale in moto ed il trenino natalizio in tour per la città; rallegra con le animazioni per i più piccoli; valorizza la fede con i presepi viventi; custodisce la magia con la tradizionale discesa della Befana dal campanile in piazza Imperio.

«È un programma a tutto tondo, che incontra tutti i gusti, da quelli dei bambini che vivono con meraviglia e incanto questo periodo dell’anno sino ad arrivare ai più grandi, alle famiglie, ai giovani – sottolinea Antonio Somma – il cielo stellato delle luminarie è la narrazione magica di un Natale di speranza, di desideri, di fede, di tradizione, di solidarietà ed unione. Nei prossimi giorni saranno completate le installazioni luminose anche in altri punti della città. Assessori e consiglieri comunali hanno dato il proprio contributo di idee per un cartellone di eventi che fosse ricco, sia di eventi che di valori, per donare serenità e gioia alla comunità e, perché no, anche per essere una valida un’attrattiva culturale per i visitatori provenienti dai Comuni limitrofi ed un corposo sostegno per le attività commerciali».